Il 1° gennaio 2009 è entrata in vigore la nuova legge sulle fonti del diritto dello Stato della Città del Vaticano (SCV), n. LXXI, promulgata il 1° ottobre 2008 da Benedetto XVI: si tratta di un importante intervento legislativo che va a dare una nuova regolamentazione all’articolato sistema delle fonti del diritto vaticano. Il nuovo testo normativo abroga la precedente legge n. II del 7 giugno 1929, promulgata all’indomani della nascita stessa dello SCV, e ridefinisce l’architettura istituzionale del sistema giuridico vaticano in cui, accanto alle norme emanate dalle autorità dello Stato, trova applicazione diretta anche il diritto canonico, che è anzi il primo criterio interpretativo dell’intero ordinamento.
Il libro di Alessio Sarais Le fonti del diritto vaticano, edito nel 2011 per i tipi dell’editrice della Pontificia Università Lateranense, prende in considerazione il complessivo sistema delle fonti del diritto oggettivo applicabile, alla luce della riforma operata da Benedetto XVI con la promulgazione della legge n. LXXI del 2008 nell’ambito di un processo di adeguamento sistematico dell’ordinamento giuridico vaticano, cominciato qualche anno prima con l’emanazione della nuova legge fondamentale dello SCV del 26 novembre 2000.
L’opera ha quindi l’utilità pratica di presentare in termini aggiornati la definizione di un sistema giuridico assolutamente peculiare, in cui concorrono fonti emanate direttamente dal legislatore vaticano e fonti eteronome che, per volontà sovrana, trovano applicazione nello SCV pur provenendo da altri ordinamenti giuridici.
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