La dignità umana nelle prime costituzioni del dopoguerra (Italia e Germania) e nella recente costituzione svizzera. Primi elementi per una comparazione

La dignità umana nelle prime costituzioni del dopoguerra (Italia e Germania) e nella recente costituzione svizzera. Primi elementi per una comparazione


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Nonostante le radici filosofiche siano molto risalenti nel tempo, il principio della dignità umana ha trovato solo nel secondo dopoguerra una sua piena giuridificazione. E tra i primi documenti costituzionali in cui è presente il rinvio alla dignità sono da menzionare la Costituzione italiana del 1948 e quella tedesca dell’anno successivo. La Svizzera segue, anche sotto questo profilo, un percorso del tutto originale: la sua Costituzione è in continuo «aggiornamento» (Nachführung): 1848, 1874, 1999 segnano le tre tappe fondamentali di un cammino tutt’altro che concluso. E non deve sorprendere, per la ragione poc’anzi detta, che nelle prime due non compaia alcun richiamo alla dignità. Per converso nell’ultima tappa il tema è ben presente. E può essere interessante fare una comparazione tra il ruolo che la dignità svolge in essa, rispetto ai due modelli che si affermano nell’immediato dopoguerra e che sono tuttora vigenti. Mi soffermerò, dunque, sia pure rapidamente sulle prime due costituzioni, per poi svolgere qualche considerazione sulla costituzione svizzera.