L’imposta di culto nel Ticino per le persone giuridiche. Un dibattito ancora aperto

L’imposta di culto nel Ticino per le persone giuridiche. Un dibattito ancora aperto


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Il 9 febbraio di quest’anno non sarà ricordato soltanto per l’accoglimento dell’iniziativa popolare contro l’inforestieramento eccessivo, che ha suscitato un vasto dibattito all’interno della Svizzera e in Europa, ma anche per il voto popolare del Canton Grigioni con il quale è stata respinta l’iniziativa popolare intitolata «Meno imposte per l’artigianato» (qui riportata in appendice). Questa denominazione abbastanza fumosa, nascondeva in realtà l’intenzione di privare le confessioni religiose grigionesi del diritto di prelevare un’imposta di culto a carico delle persone giuridiche. Se l’iniziativa fosse stata accolta, un’importante fonte di finanziamento per queste confessioni sarebbe venuta a mancare.

Il tema sollevato nel Canton Grigioni non è nuovo e ha riproposto, in generale, il tema del finanziamento delle Chiese in Svizzera e, in particolare, l’opportunità di ricorrere anche ad una imposta di culto sugli utili e sul capitale delle persone giuridiche.