L’apostasia nel diritto musulmano. Il caso dell’Egitto

L’apostasia nel diritto musulmano. Il caso dell’Egitto


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A partire dal primo secolo dell’islam, i musulmani si sono divisi in molteplici gruppi che si scomunicavano reciprocamente e spesso si uccidevano tra loro, ed oggi l’Umma islamica è divisa tra 57 paesi membri dell’Organizzazione della cooperazione islamica. Sarebbe pretenzioso presentare in poche pagine le norme relative all’apostasia in tutti questi gruppi e questi paesi. Per questa ragione, abbiamo scelto l’Egitto, paese importante sul piano arabo e musulmano, di cui esamineremo le norme ed i riferimenti religiosi.

Nel passato l’apostasia (abbandono di una religione) è stata percepita da tutte le comunità religiose come un delitto, ma oggi le norme internazionali la considerano come un diritto e una componente importante della libertà religiosa. Questa inversione di rotta ha provocato un viva reazione da parte dei paesi musulmani legati alla concezione islamica classica. Il nostro studio mira a vedere in quale misura questa concezione sia ancora in vigore nel sistema giuridico egiziano. Questo studio è diviso in quattro punti:

  • La libertà religiosa nella costituzione
  • Il cambiamento di religione sul piano del diritto penale
  • Il cambiamento di religione sul piano dello statuto personale
  • Il cambiamento di religione sul piano amministrativo.