Quando nel 1878 il congresso di Vienna consentì all’Austria- Ungheria di occupare la Bosnia-Erzegovina, in Austria c’era già, dal 1867, un’ampia tutela costituzionale1. Essa concerneva anzitutto i diritti religiosi fondamentali. Sia pure con la limitazione, certamente non secondaria, per cui a coloro che appartenevano a confessioni non riconosciute era vietata la pratica religiosa pubblica e secondo cui tutte le comunità religiose erano soggette a una chiara supervisione statale. Questo sistema venne esteso alla Bosnia e all’Erzegovina, per quanto l’amministrazione austro-ungarica fosse alle sue prime esperienze con delle comunità islamiche autoctone.
Copyright © Associazione Veritas et Jus 2015. Tutti i diritti riservati.