I fondamenti del diritto ecclesiale secondo il magistero di Papa Giovanni Paolo II

I fondamenti del diritto ecclesiale secondo il magistero di Papa Giovanni Paolo II


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Papa Giovanni Paolo II con il suo pontificato assunse anche il compito di completare la riforma del diritto ecclesiale1, che nel 1959 era stata annunciata insieme al Concilio Vaticano II da Papa Giovanni XXIII. In questo modo Giovanni Paolo II ebbe occasione di confrontarsi con diverse questioni poste dal diritto canonico. I discorsi da lui tenuti in varie circostanze, come nell’incontro annuale con la Rota Romana, possono portare alla luce alcune delle sue convinzioni basilari sulle relazioni tra Chiesa, fede e diritto.

Diversamente da quanto è avvenuto almeno in parte riguardo al magistero di Paolo VI, nei discorsi di Giovanni Paolo II, nonostante il suo pontificato sia stato più lungo, non si scorge nessun cambiamento notevole del suo pensiero sulle questioni fondamentali del diritto canonico. Naturalmente la promulgazione del CIC nell’anno 1983 ha giocato un ruolo determinante nei suoi discorsi – più di quella del CCEO nell’anno 1990. È oltretutto comprensibile che i discorsi in occasione degli incontri con la Rota Romana si occupassero principalmente dei temi di diritto matrimoniale e processuale.